Bagues de fiançailles
Anelli
Antico anello di fidanzamento,
in uso sopratutto nel cagliaritano. I due cuori simboleggiano una promessa amorosa. In fogge più o meno simili, erano in uso in tutto il circondario cagliaritano. L'originale di quest'anello, è stato ritrovato durante i lavori di restauro dell'antica chiesetta di S. Giuliano di Selargius, come ex voto al Santo. Datato certamente tra la fine del '700 e gli inizi del '800, è tuttora custodito dalla confraternita di Selargius.
in uso sopratutto nel cagliaritano. I due cuori simboleggiano una promessa amorosa. In fogge più o meno simili, erano in uso in tutto il circondario cagliaritano. L'originale di quest'anello, è stato ritrovato durante i lavori di restauro dell'antica chiesetta di S. Giuliano di Selargius, come ex voto al Santo. Datato certamente tra la fine del '700 e gli inizi del '800, è tuttora custodito dalla confraternita di Selargius.
Antico anello di fidanzamento di Sinnai
E' un anello tipico e tradizionale in filigrana, sopratutto del campidano e veniva donato dall'uomo alla promessa sposa il giorno della presentazione alla famiglia.
E' un anello tipico e tradizionale in filigrana, sopratutto del campidano e veniva donato dall'uomo alla promessa sposa il giorno della presentazione alla famiglia.
Anello di
fidanzamento "maninfide" tipico sardo.
E' un anello composto da tre cerchi: due esterni che contengono le mani che si stringono e uno centrale che contiene uno o due cuori, impernati fra loro consentendo il movimento di apertura o chiusura. E' un anello che rappresenta due mani che si uniscono e si stringono, proprio a simboleggiare il patto di promessa d'amore tra i futuri sposi.
La tradizione racconta che mentre l'uomo donava alla donna quest'anello, nel contempo, la donna contraccambiava donando al suo promesso sposo un coltello dal manico in corno di muflone od osso, sancendo così il patto d'amore tra loro, con una promessa di prossime nozze. Tale tradizione ha radici molto antiche, infatti questa usanza risale al periodo romano, quando con un anello si stringeva il patto di dextrarum iunctio inter coniuges (La rappresentazione, più antica dei due coniugi, nell'atto di stringersi la mano destra V sec. a.C., più avanti si è evoluta tale rappresentazione con lo scambio dei doni).
E' un anello composto da tre cerchi: due esterni che contengono le mani che si stringono e uno centrale che contiene uno o due cuori, impernati fra loro consentendo il movimento di apertura o chiusura. E' un anello che rappresenta due mani che si uniscono e si stringono, proprio a simboleggiare il patto di promessa d'amore tra i futuri sposi.
La tradizione racconta che mentre l'uomo donava alla donna quest'anello, nel contempo, la donna contraccambiava donando al suo promesso sposo un coltello dal manico in corno di muflone od osso, sancendo così il patto d'amore tra loro, con una promessa di prossime nozze. Tale tradizione ha radici molto antiche, infatti questa usanza risale al periodo romano, quando con un anello si stringeva il patto di dextrarum iunctio inter coniuges (La rappresentazione, più antica dei due coniugi, nell'atto di stringersi la mano destra V sec. a.C., più avanti si è evoluta tale rappresentazione con lo scambio dei doni).
Gioiello tipico e
tradizionale in filigrana è realizzato a mano da Galdino Saba nel laboratorio
orafo Giesse secondo le antiche tecniche di produzione.